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al testo di Lino Bertolas
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Con una saggezza forse antica guardo le vibrazioni della luce dalla finestra sulla tenda. Potrei starmene qui tutto il giorno ad aspettare il declinare dell'estate, il luccichio tra il fogliame che muove il vento e l'attesa che il tempo si consumi e consumi il succedere degli anni come istanti lasciati a gocciolare sui fili tesi tra terra e cielo.
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Felice Serino
- 10/10/2019 10:45:00
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Veramente splendida!
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Lino Bertolas
- 06/09/2019 09:49:00
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Grazie, Salvatore, per il tuo commento. Buona continuazione nella poesia.
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Salvatore Pizzo
- 06/09/2019 02:47:00
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Lho letta e riletta, trovandoci ogni volta una piccola emozione in più. Tra un verso e laltro ci colgo la semplicità di una bellezza che non è solo"acqua e sapone", bensì quella degli indizi che la luce ci lascia filtrare per significarci la vita e la morte nel volger dal mattino alla sera... Molto bella ciao
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Lino Bertolas
- 05/09/2019 08:58:00
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Grazie, Franca, per le tue gradite parole. Un buon settembre a te.
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Franca Colozzo
- 04/09/2019 23:43:00
[ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]
Molto bella questa tua poesia che, nellanonimato di ogni esistenza appesa al filo che Atropo dovrà prima o poi recidere, intravede lo scorrere del tempo come uno stillicidio di ore lasciate agonizzanti mentre si consuma lestate. Passato agosto, il mese più caldo e turbolento dellanno, sembra quasi una moria generale il declinare della stagione estiva, questanno particolarmente calda. Un caro saluto. Buona notte
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